Le 5 fasi
Sono latitante da un po’. Ho buoni motivi: il Canada mi ha mangiato i compiti. Ebbene sì, da Vancouver, e in attesa di pubblicare il post che tutti stanno aspettando, ovvero come funziona l’improvvisazione in Canadà, vado con una traduzione+video, un gagliardo riempitivo stile programmazione estiva di rete4. Chiamerò i post come questi: ”I Bellissimi dell’Improvviso”
E quindi torno a tradurre dal blog di Billy Merritt, perché questo post (di un po’ di tempo fa) è davvero divertente.
Billy individua le 5 fasi di ‘elaborazione dell’improvvisazione’, mutuandole dal modello di Kübler-Ross di elaborazione del lutto:
1.NEGAZIONE (shock)
Non può essere improvvisato, hanno il testo. Hanno di sicuro delle battute a cui aggrapparsi, fanno le stesse scene sempre, sono delle scenette e basta.
Come? Non è così? Vabbè, io comunque non posso farlo, bisogna essere molto divertenti, geniali, ci vorranno anni per imparare.
Cosa? Posso farlo anche io? Seguendo un corso e basta… Dio mio! Lo sto facendo! Non posso crederci, sto improvvisando!
2.RABBIA
Il mio compagno di scena non mi sta dando niente!
Questa lezione/corso/anno non è bella come la scorsa! Uff! Odio questo gruppo! Perché proprio io? Perché devo improvvisare con questo qui? Questa scuola fa schifo! Short form? Ma per favore!
Io noto tutti gli errori che fate! Come fate voi a non accorgervene?
3.CONTRATTAZIONE
Che lavoro posso fare che mi permetta di improvvisare, ma senza lavorare veramente?
Come posso fare per sfruttare il mio tempo al meglio imparando e improvvisando? Che amici devo eliminare per poter passare più tempo con i miei nuovi amici improvvisatori?
Ha senso tenere in piedi questa relazione se il mio partner non capisce quanto sono divertente?
Se rinuncio finalmente a tutto quello che non ha a che fare con l’improvvisazione, potrò finalmente arrivare a capirla?
4.DEPRESSIONE
Questa è dunque la mia vita? Fare qualcosa in cui non sono bravo?
Hai visto l’ultimo spettacolo d’impro? Non sarò mai bravo come loro.
Il mio insegnante mi odia, questo gruppo non ha fiducia in me. Nella classe io sono ”quello lì”.
Ma nessuno ha capito il mio lavoro sugli oggetti? Ero una lattina di birra. Che fallimento.
5.ACCETTAZIONE
Succederà. L’improvvisazione arriverà, quando arriverà. Non si può inseguire una scena.
Non tutte le mie scene sono eccezionali, ma quelle buone mi fanno andare avanti.
Se mi guardo indietro vedo una splendida strada percorsa, e può solo migliorare.
Oh, almeno non sto facendo short form!
In che fase sei?
E in che fase sono questi allievi?
oddio quanto è vero!