Un po’ di bibliografia

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L’improvvisazione è qualcosa di pratico, e ci siamo.

Ma è un errore, tra l’altro abbastanza comune, basarsi unicamente sull’esperienza diretta, soprattutto se parte dagli spettacoli sportivi, senza considerare delle basi storiche e teoriche.

Sono stati scritti parecchi libri sull’improvvisazione teatrale, soprattutto in inglese, e non sarebbe male per ogni improvvisatore avere in casa almeno un paio di riferimenti. Siamo anche sotto Natale…

In questa bibliografia essenziale metto alcuni libri che ho letto (in grassetto), altri di cui mi hanno parlato, altri che immagino possano essere interessanti, ma che non ho letto. Per questi ultimi ho messo nella breve descrizione informazioni che ho trovato in giro su internet. Se si rivelassero informazioni scorrette vi prego di scrivermelo!

In italiano:

IMPRO – Keith Johnstone
Piccola bibbia, anche se un po’ datata. Fondamentale il discorso sullo status, interessante quello sulla trance mask.

ESERCIZI E IMPROVVISAZIONI PER IL TEATRO – Viola Spolin
Tantissimi esercizi e giochi, ma non solo. Le basi per chiunque voglia insegnare o guidare un progetto. O anche capire da dove è partito tutto.

MATCH D’IMPROVVISAZIONE TEATRALE – Francesco Burroni
Ad oggi l’unico libro scritto da un italiano interamente sull’improvvisazione teatrale. Teorie e tecniche del Match.

LA SAGGEZZA DELL’IMPROVVISAZIONE – Patricia Ryan Madison
Recente traduzione. Tecniche di improvvisazione e loro applicazione nella vita.

MANUALE DI IMPROVVISAZIONE – Tom Salinsky e Deborah-Frances White
Una panoramica molto ampia e completa sull’improvvisazione teatrale nei suoi aspetti storici e teorico-pratici.

Teoria:

IMPRO FOR STORYTELLERS – Keith Johnstone
Discorso sul Theatersports e ancora tanta teoria, a volte un po’ dogmatica ma comunque interessante. Consigliatissimo.

TRUTH IN COMEDY – Kim Howard Johnson e Charna Halpern
In realtà una via di mezzo tra teoria e storia. La nascita e la tecnica per l’Harold sono il centro del libro.

IMPROVISE – Mick Napier
Un ottimo compendio dell’improvvisazione ”Chicago Style”. Una fucina di spunti interessantissimi.

ACTING ON IMPULSE – Carol Hazenfield
Metodo (innovativo) e pratica. Molto apprezzato in America per le sue novità teoriche.

THE IMPROVISATION GAME – Chris Johnston
Analisi minuziosa di diversi aspetti del gioco, con anche tanti giochi.

THE IMPROVISATION BOOK – John Abbott
Approccio semplice, tanti esercizi e lavoro sul feedback. Ottimo per i docenti.

HOW TO IMPROVISE A FULL-LENGHT PLAY – Kenn Adams
Il titolo dice tutto. Mi sa che è il prossimo che leggo (esticazzi?)

FREE PLAY – Stephen Nachmanovitch
Discorso filosofico sull’improvvisazione in generale (musica soprattutto). L’inglese non è dei più accessibili, ma regala ispirazioni.

IMPRO I – Robert Gravel
Esercizi e teoria d’improvvisazione secondo l’inventore del Match d’Improvvisazione Teatrale. IN FRANCESE

MANUEL D’IMPROVISATION THEATRALE
– Christoph Tournier
Principi e tecniche di improvvisazione, ma anche uno sguardo sull’improvvisazione come linguaggio. IN FRANCESE

Storia:

IMPROVISATION IN DRAMA – Anthony Frost e Ralph Yarrow
L’improvvisazione metodologica nel teatro classico e l’improvvisazione teatrale. Interessante storia dell’evoluzione di quest’arte.

WHOSE IMPROV IS IT ANYWAY? – Amy L. Seham
L’improvvisazione americana e soprattutto a Chicago, con analisi importanti sulle discriminazioni di genere nell’improvvisazione.

SOMETHING WONDERFUL RIGHT AWAY – Jeffrey Sweet
Interviste ai fondatori o membri eccellenti dei Compass Players e del Second City, storiche realtà dell’improvvisazione USA.

CHICAGO COMEDY – Margaret Hicks
La storia della comicità a Chicago. Metà del libro è dedicato interamente allo sviluppo dell’improvvisazione

ROBERT GRAVEL: LES PISTES DU CHEVAL INDOMPTE’ – Raymond Plante
La biografia dell’inventore del Match. IN FRANCESE

Ho omesso Wikipedia, perché penso la sappiano usare tutti! E i blog, per cui farò un post apposito.
Ovviamente aggiungete cose belle che avete letto, magari anche libri non di improvvisazione teatrale, ma utili per il percorso dell’improvvisatore. E buone feste!

14 Comments on “Un po’ di bibliografia”

  1. THE INNER GAME OF TENNIS (Timothy Gallawey ). Nonostante si tratti di un manuale sul tennis, viene spesso citato da Keith Johnstone nei suoi testi e durante i suoi corsi per il parallelismo con l’improvvisazione: concentrazione, divertimento nel gioco, niente paura dell’errore. “Be obvious”!

      • Hai ragione, è solo in tedesco, avendo trovato in rete le prime 10 pagine in inglese pensavo che lo avessero pubblicato, chiedo venia per l’inesattezza. Anch’io non so il tedesco e ovviamente non l’ho letto, ma mi piacerebbe molto.

  2. ci aggiungo:
    Art by Committee A guide to advanced improvisation. Charna Halpern che è un po’ il seguito di truth in comedy e c’ha dentro pure un divuddì

    Improvising Better: A Guide for the Working Improviser di Jimmy Carrane , Liz Allen
    libretto di 70 pagine in 18 capitoletti un po’ FAQ su questioni specifiche molto interessante

    Process: An Improviser’s Journey Mary Scruggs , Michael J. Gellman
    un po’ narrazione, un po’ tecnica molto bello a mio parere

    Improv for Actors: Dan Diggles
    un manualetto veloce e semplice strutturato come un corso in più lezioni più utile per gli insegnanti ma con buoni stimoli anche per chi improvvisa

    Theatrical Improvisation Short Form, Long Form,and Sketch-Based Improv di Jeanne Leep
    questo ancora non l’ho letto

    Long-Form Improv: The Complete Guide to Creating Characters, Sustaining Scenes, and Performing Extraordinary Harolds di Ben Hauck
    in fase di lettura

    TRAINING TO IMAGINE Practical Improvisational Theatre Techniques to Enhance Creativity, Teamwork, Leadership, and Learning di Kat Koppett
    questo è con un ottica sull’improvvisazione in ambito aziendale

    Improvisation Starters di Philip Bernardi è una raccolta di situazioni divise per categorie insomma un repertorio da cui attingere un po’ di idee ma nulla di più

  3. The improv handbook è recentemente uscito tradotto in italiano per la Audino.
    Straconsigliatissimo!
    E se andate in Gran Bretagna ed incontrate Tom Salinsky vi chiederete “come può esserci tanto genio nello stereotipo estetico del ragioniere di banca?”
    Con tutto il rispetto per i ragionieri, ma vederlo girare al Fringe in giacca, cravatta, scarpe eleganti e 24ore fa un certo effetto…

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